L'esplosione della Hallyu ha attirato in Corea del Sud migliaia di influencer e content creator, ma non sempre con risultati positivi. Molti producono contenuti superficiali che riducono una cultura millenaria a stereotipi e cliché, presentando ogni aspetto della vita coreana come "strano" o "esotico". Questa narrazione occidentocentrica non solo impoverisce la comprensione culturale, ma perpetua pregiudizi dannosi attraverso la monetizzazione dell'ignoranza. Creator con milioni di follower visitano Seoul senza preparazione, trasformando l'orientalismo in contenuto virale. Il risultato è una rappresentazione distorta che influenza le percezioni di intere generazioni. È necessario un approccio più responsabile al travel content, che coniughi intrattenimento e rispetto culturale, riconoscendo la Corea del Sud per la sua vera complessità e dignità.